Ad un tratto ho sperimentato la novità e la difficoltà della nuova comunicazione.
A momenti noiosa con i suoi lati positivi.
Finalmente non ci si parla addosso e forse si inizia ad ascoltare il prossimo.
O forse si passa ad un ascolto selettivo: scelgo chi ascoltare e magari nel frattempo posso dedicarmi anche a qualcos’altro.
Puoi osservare i tuoi interlocutori: dove vivono, cosa scelgono di mostrare di loro, cosa mostrano per caso della loro casa e della loro vita.
Tutto arriva un po’ più freddo e distante e lascia un senso di vuoto e d’insoddisfazione.
Esistono tanti modi di comunicare e ora questo è l’unico possibile.
Affacciarsi di nuovo al mondo, rivedere chi eri abituato a incontrare ogni giorno: con qualcuno scambiavi solo poche parole con altri condividevi pensieri, soddisfazioni, malumori, stanchezza e sorrisi davanti ad un caffè.