giovedì 14 maggio 2020

Le storie degli altri

Anche gli altri hanno storie da raccontare. 
Anzi le raccontano continuamente attraverso piccoli particolari poco visibili ad occhi distratti.
A volte ci colpiscono, non si capisce il perché. 
Altre volte ci lasciano indifferenti. 
Gli altri non li vediamo proprio.  
Guardandoli vediamo il resto del mondo che in certi momenti sparisce dalla nostra vista insieme a loro. 
Tornano gli altri, ricompare il mondo arriva il momento tanto atteso che ferma la mente e i pensieri. 
Quelli che fanno male.

mercoledì 13 maggio 2020

Paradossalmente

Ci sono parole che ti colpiscono perché le persone le usano senza rendersi conto delle conseguenze e delle interpretazioni che scatenano in chi le ascolta. In questo caso è come dire che qualcosa è assurda,  incomprensibile, irrazionale, perché secondo le previsioni doveva andare diversamente. 
Interpretazione: rabbia, invidia, vittimismo, desiderio di vedere il prossimo nella tua stessa situazione. Forse.
E poi quel sottolineare ciò che si ha, per merito, e che arriva invece così mancante a chi ascolta. 

È il periodo della rabbia, profonda.

giovedì 7 maggio 2020

Scusa

Due volte nel giro di un pomeriggio la parola “magica” compare negli scritti che a volte non ti aspetti e che in fondo in cuor tuo aspetti sempre.
Un gesto delicato nei confronti del prossimo ma troppe volte dimenticato.
Perché si pensa che non serva, oppure perché ha che fare con l’orgoglio e con l’idea che IO
vengo prima di tutto.

E va bene così. La parola funziona e forse ti fa sentire un po’ più capita e rispettata.

mercoledì 6 maggio 2020

Dante- La Divina Commedia Canto VII- Rabbia

E io, che di mirare stava inteso,
Vidi genti fangose in quel pantano,
ignude tutte, con sembiante offeso.
Lo buon maestro disse: << Figlio, or vedi,
l’anime di color cui vinse l’ira;
e anche vo’ che tu per certo credi
che sotto l’acqua ha gente che sospira,
e fanno pullular quest’acqua al sommo,
come l’occhio ti dice u’ che s’aggira.
Fitti nel limbo, dicon:” Tristi fummo
nell’aere dolce che dal sol s’ allegra,
portando dentro accidioso fummo:
or ci attristiam  nella belletta negra”.
Quest’inno si gorgoglian nella strozza,
ché dir non posso con parola integra>>.
Dante, Inferno canto VII

Torna prepotente quando meno te lo aspetti per ricordarti quello che non funziona. O meglio che non funziona come tu vorresti che funzionasse.
Torna per ricordarti che gli altri sono assolutamente liberi di fare tutto ciò che vogliono che ci piaccia o no. E sono anche egoisti. 
Il sano egoismo che invece manca a chi forse si preoccupa troppo del prossimo oppure semplicemente vede le cose da un altro punto di vista.

Rabbia, egoismo, parole che c’entrano poco con l’amore.

sabato 2 maggio 2020

Il mago di Oz-Parole nel vento

Ed eccomi come Dorothy in viaggio verso mondi sconosciuti guidata solo dal rumore del vento fortissimo che mi terrà compagnia per tutta la notte....
“Poi accadde qualcosa di straordinario.
La casa roteò due o tre volte su se stessa come se si fosse trasformata in un pallone.
Il vento del nord e quello del sud, scontrandosi proprio in quel punto ne avevano fatto il centro del ciclone. Di solito al centro del ciclone l’aria è ferma, ma la violenta pressione del vento da ogni lato stava sollevando la casa sempre più in alto, la trascinò fino al vortice dove rimase e poi la trasportò per miglia e miglia lontano, come se fosse una piuma.
C’era un gran buio lassù e il vento ululava, ma a Dorothy quel viaggio sembrò ugualmente divertente. Dopo qualche scossone di assestamento e dopo essersi inclinata pericolosamente, la casa si placò dandole la sensazione di venir cullata dolcemente come un bambino nel suo lettino.”

Il mago di Oz di Lyman Frak Baum

venerdì 1 maggio 2020

Percorsi di letteratura



Un’idea: arriva nel tardo pomeriggio anche se era già nell’aria. 

Le passioni, quelle forti, si fanno sentire prepotentemente e non accettano di essere ignorate. Quella di oggi, e direi di sempre, è legata alle parole e alla letteratura. Parola che diventerà fondamentale, una specie di faro in questo spazio sterminato che da vago, quale è ancora, vorrei diventasse un percorso, anzi una serie di percorsi, dei sentieri con una bella segnaletica che ti fa piacere anche fermarti a leggerla. Un’idea da coltivare.