giovedì 28 marzo 2013

Fortuna


Un tempo, quando credevo nella fortuna
In pietre e crocifissi
Avrei scommesso una moneta trovata in strada
su incroci galattici
e guidando per viali alberati
seguire ogni stella cadente
la fortuna non era poi così diversa da giochi infantili

E monete e desideri lanciati nelle fontane
Il tempo si dice curi ogni dolore
La speranza si dice sposti montagne
E tutto ciò che può accadere ad un cuore
O spezzare questa vita perfetta
Le spade che portammo niente potevano contro tutto questo
Via, sto andando lontano
Via, sono già lontano

Fantasmi ed angeli sono ricordi e visioni
e anime ritornate sono qua fuori ad attendere
Allora, quando credevo in te
Che avresti fatto sorgere il sole e apparire la luna
Che mai potevo fare io, se non amarti come una religione
Via, stai andando lontano
Via, sei già lontano

Un tempo, quando credevo alla fortuna e alle cose dette
Scoprì che una menzogna poteva spezzare un mondo intero
E il dolore diventò la mia compagnia
Un male così forte da non respirare
Esser traditi è come morire al rallentatore

È la fortuna che ci fa gridare o sussurrare?
È la fortuna che ci rende saggi o ci rende amari?
Con le nostre mappe verso nord
Con le nostre promesse da mantenere
Le spade che portammo non potevano proteggerci uno dall'altro
Via, stiamo andando lontano
Via, siamo già lontano