venerdì 28 novembre 2014

A proposito di miracoli

Tutti i giorni, con il sole Dio ci concede un momento in cui è possibile cambiare ciò che ci rende infelici. L'istante magico, quel momento in cui un "sì" o un "no" può cambiare tutta la nostra esistenza. Tutti i giorni fingiamo di non percepire questo momento, ci diciamo che non esiste, che l'oggi è uguale a ieri e identico a domani. Ma chi presta attenzione al proprio giorno, scopre l'istante magico: un istante che può nascondersi nel momento in cui, la mattina, infiliamo la chiave nella toppa, nell'istante di silenzio subito dopo la cena, nelle mille e una cosa che ci sembrano uguali. Questo momento esiste: un momento in cui tutta la forza delle stelle ci pervade e ci consente di fare miracoli.

Paulo Coelho

giovedì 27 novembre 2014

Gli altri

Ogni persona che incontri sta lottando con i suoi problemi. Sii gentile con lei. Non potrai risolverli al suo posto ma la tua gentilezza forse la incoraggerà a non rinunciare. La tua gentilezza può essere il miracolo che stava aspettando. Spesso, senza saperlo, facciamo veri miracoli.

Gustav Birth

domenica 23 novembre 2014

Realtà

Innamorarsi è raro, ma non difficile. La vera impresa è conservare quel sogno d'amore anche dopo la sua trasformazione in realtà. Perché se incontrarsi resta una magia, è non perdersi, la vera favola.

Massimo Gramellini

Vivi

Perché aspetti?
Aspetti che la vita ti faccia un miracolo?
Che le circostanze cambino in tuo favore ?
...aspetti chi? perché? quanto aspetti?
Se non ti alzi e diventi il tuo Dio... non puoi sperare che qualcosa cambi.
Se non cominci, niente si compierà.
Se non bussi, nessuna porta si aprirà.
Se non percorri la tua strada nessuna mappa ti porterà da nessuna parte.
I miracoli accadono solo quando fai il primo passo verso la tua realizzazione... verso un tuo sogno.
Nessuno ti porterà un pacco regalo, nessuno ti renderà felice.. se non tu stesso.
Perciò alzati.. mettiti in viaggio, il viaggio della tua felicità..
Naviga il mare delle tue emozioni.
Vivi ! ...non rimandare niente... non aspettare nessuno.
La tua mano è capace di disegnare i tuoi sogni, di scrivere il tuo destino.

(C.  Haddad)

venerdì 21 novembre 2014

La principessa che credeva nelle favole



Questa favola ha una protagonista speciale.
Perché Victoria è una principessa, ma anche qualcosa di più.
Lei è tutte quelle donne che, dopo aver trovato il proprio principe azzurro, scoprono come non è tutto azzurro quel che somiglia al cielo, e che non c’è dolore più grande dell’essere ferite dalla persona amata.
Sgomenta, incredula, Vittoria decide di accettare l’invito di uno strano personaggio, lascia tutto e intraprende il viaggio alla scoperta di sé, sul Sentiero della Verità.
Lungo il cammino rischia di annegare nel Mare delle Emozioni, è costretta ad attraversare la sconcertante Terra delle Illusioni.
A poco a poco impara a distinguere la realtà dai sogni e comprende che una persona può amarne un’altra solo nello stesso modo in cui ama se stessa: con tenerezza e accettazione o con intransigenza e rifiuto. E per quanto sia faticoso abbandonare la strada già segnata e apparentemente più sicura, scopre che è possibile trovare nuove vie, e che ci vogliono sia il sole sia la pioggia per fare un arcobaleno. Saper sognare è un dono, ma il sogno può diventare una gabbia dorata se per realizzarlo si accettano così tanti compromessi da perdere di vista la felicità. Perché è giusto credere nelle favole. L’importante è saper accettare che la nostra potrebbe essere diversa da quella che abbiamo sempre immaginato.

La principessa che credeva nelle favole di Marcia Grad Powers


martedì 18 novembre 2014

La chiave




“ … le parole insegnano ma
gli esempi trascinano.
Solo i fatti danno
credibilità alle parole …”
                   
                      Sant’Agostino

venerdì 14 novembre 2014

Se io non amassi me


Quando non mi sono amato mi sono perso
Quando non mi sono amato non ero sereno
Quando non mi sono amato non ero me stesso
Quando non mi sono amato non ho amato
Quando non mi sono amato non avevo sogni

Se io non amassi me stesso non sarei più io
Se io non amassi me stesso come potrei amare gli altri
Se io non amassi me stesso come potrei insegnarlo ai miei figli
Se io non amassi me stesso come potrei desiderare il mio bene
Se io non amassi me stesso come potrei sognare il mio futuro

Adesso che ho ritrovato me stesso sono io
Adesso che ho ritrovato me stesso amo la mia famiglia
Adesso che ho ritrovato me stesso amo gli altri
Adesso che ho ritrovato me stesso sogno il mio futuro
Adesso che ho ritrovato me stesso ho nuove prospettive
Adesso che ho ritrovato me stesso ho nuove convinzioni
Adesso che ho ritrovato me stesso so quanto valgo
Adesso che ho ritrovato me stesso so che voglio crescere
Adesso che ho ritrovato me stesso so che voglio dare
Adesso che ho ritrovato me stesso sarò per tutti una persona migliore

giovedì 13 novembre 2014

Il dialogo interno

E' possibile interrompere il corso dei pensieri?
Provate a fermarvi un attimo e cercate di non pensare a nulla.
Vengono alla mente le cose più strane: il lavoro ancora da svolgere, cio' che ci è successo poco tempo prima, le preoccupazioni rispetto al futuro…
Occorre molto esercizio per riuscire a spegnere, anche se per pochi minuti, il chiacchiericcio che si sviluppa dentro di noi.
Che cosa ci raccontiamo? andare da un pensiero all'altro ci fa bene?
Il dialogo interno rimanda a voci a noi familiari: genitori, nonni, insegnanti ci hanno trasmesso, nel corso della nostra crescita, tutto ciò che reputavano essere bene per noi. Con le migliori intenzioni spesso ci sono tramandate anche critiche distruttive che si sono trasformate in etichette alle quali abbiamo finito per uniformarci.
Il prevalere della negatività, delle convinzioni limitanti, della paura è causa di malessere. 
E dunque come possiamo difenderci?
Registrare il dialogo interno prendendone consapevolezza ad esempio ci permetterà di migliorarlo. 
E’ importante usare frasi positive ed evitare l’uso abituale di termini come mai, sempre, terribile, spaventoso. 
Il pensiero positivo  invece favorisce il successo: posso cambiare le cose e, se non lo posso fare, posso almeno cambiare atteggiamento e vedere come trasformare al meglio la situazione o come risolvere un problema.
Un buon dialogo interno, per essere davvero efficace, deve essere orientato all’obiettivo, ragionando in termini di utilità. Le domande che poniamo a noi stessi sono potenti, così come il linguaggio che usiamo per formularle, perché veicolano la nostra attenzione e creano immagini, progettando il nostro futuro.


sabato 8 novembre 2014

L’intuizione

Ascoltare la saggezza della nostra voce interiore.
Fidarsi e agire in base alla propria guida intuitiva è un processo in continuo divenire in cui siamo sempre sfidati a muoverci ad un livello più profondo di fiducia in noi stessi.
Per molti significa vivere in modo nuovo, diverso da quello che ci hanno insegnato in passato.
Se siamo stati abituati  ad accostarci alla vita in maniera del tutto razionale allora cominciare a seguire il nostro interiore sentimento del vero rappresenta una metamorfosi.  E' un cambiamento che richiede tempo e può essere difficile.
Quanto più ci abituiamo a seguire la nostra intuizione, tanta più fiducia avremo, perché vedremo che funziona davvero. Non solo non sta accadendo nulla di grave (come nelle nostre peggiori paure) ma la nostra vita sta effettivamente migliorando.
La nostra intuizione ci farà sperimentare nuovi copioni.
Essa potrebbe cercare di mostrarci che abbiamo una nuova direzione da prendere o che in noi c’è un desiderio che sta cercando di affermarsi. Potrebbe aprirci una nuova porta.
L'intuizione è connessa con la nostra parte più autentica essa ci guida sempre verso il nostro bene.
E’ questione di aver fiducia nel fatto che, anche quando le cose non stanno andando esattamente nella direzione sperata, il percorso ha una sua profonda coerenza. Nuovi rapporti interpersonali, una nuova creatività, un nuovo lavoro possono apparire all’orizzonte riflettendo la nostra maturazione e il nostro sviluppo.
Impariamo a convivere con l’incertezza e possiamo imparare a godere del fatto di non sapere molte cose.  Possiamo imparare a muoverci nell’ignoto confidando nel fatto che abbiamo in noi una forza che ci guida e che ci indica la strada.